… e proporci inserzioni pubblicitarie ad hoc.
Sembra incredibile, ma Zuckerberg ha messo insieme una squadra di esperti in grado di sviluppare un sistema che possa processare i dati come lo farebbe il nostro cervello. Un sistema in grado di leggere tra le righe delle nostre interazioni e comprendere cosa intendiamo dire quando condividiamo un contenuto, postiamo una foto o aggiungiamo un commento.
In questo modo però saremo sicuri di ricevere segnalazioni di prodotti e servizi che ci interessano. Non perderemo tempo. Le aziende potranno ottimizzare la resa della propria attività di comunicazione. Perderemo anche il gusto di bighellonare online? mmm…
Frankenstein e il Grande fratello vanno a braccetto col buon Mark 😉
Yann LeCun, a capo del progetto e assoluto guru del settore, dice però che le reti neurali simulate sono ancora infinitamente piccole in confronto a qualsiasi cervello animale. Quindi il mondo non rischia di essere governato da dei robot, per ora.