Questione di domini…

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Proprio pochi giorni fa ricorreva il ventennale del dominio, ovvero quella stringa mnemonica -separata da punti- che ci consente di accedere subito alla home page di un sito, permettendoci di memorizzarne più facilmente l’indirizzo (ricordarci http://google.com è decisamente più immediato rispetto a http://149.3.177.89 )

Ripercorriamo allora attraverso questo breve excursus storico la storia del suo sviluppo ed evoluzione.

Tappe fondamentali

1985_nasce il primo dominio .com, la prima società a registrarsi con questo dominio è la Symbolics Inc. produttrice di computer nel Massachusetts.

1995_ la registrazione del dominio diventa a pagamento, prima del 1995 difatti, la registrazione era libera, gratuita, dal 1995 invece la National Science Foundation affida alla Network Solutions Company la possibilità di fare registrare domini tramite il pagamento di 100 $ per due anni.

1998_ privatizzazione del sistema dei nomi di dominio.  Il presidente Clinton, propone la privatizzazione del sistema dei nomi di dominio (DNS) con lo scopo di incoraggiare una maggiore partecipazione a livello internazionale, aumentando la concorrenza.

2003_PROTECT Act. All’interno del PROTECT Act viene legislizzata una sezione finalizzata a punire quanti decidessero di creare nomi di dominio ingannevoli.

2013_si esauriscono i domini .com formati dalla combinazione di 4 lettere. A rivelarlo nel dicembre 2013 è la startup  WhoAPI in un’analisi sui nomi dei dominii.

2014_Più di 100 nuovi domini generici di primo livello aggiunti. Alcune delle nuove possibilità includono anche parole generiche come .cars e .music, nonché nomi di società come .apple o .hyundai

Il dominio .it

Oggi i siti aventi dominio .it sono oltre 1,5 milioni ma all’inizio (ovvero circa 20 anni fa) erano un’esclusiva  di Università o centri scientifici.

Tra il 1987 e il 1993 non si immaginavano certo le potenzialità del fenomeno internet tanto che le registrazioni avvenute in tale periodo sono state effettuate in maniera molto informale. Oggi invece, con i volumi così sensibilmente aumentati si sta optando per il passaggio dell’anagrafe domini ad un sistema di registrazione definito “Sincrono”.

Questa nuova modalità consentirebbe di allineare il Registro italiano a quello di altri Paesi, riducendo i tempi tecnici previsti dal CNR: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

 

(image source: http://www.websolute.it/)