Sembra proprio di sì! Getty Images si è arresa a chi non rispetta il diritto d’autore? Immagino i grandi capi dell’agenzia seduti intorno ad un tavolo coperto di grafici e di stime di fatturato perso a causa della libera circolazione delle immagini online… No, Getty non si è arresa. Ha semplicemente trovato un compromesso e soprattutto un modo per guadagnare attraverso la diffusione delle proprie immagini “rubate”.
Come?
1 – la foto è embeddata, quindi cliccandoci sopra ci porta direttamente al sito di Getty
2- dato che la foto è embeddata, Getty ottiene informazioni su chi l’ha pubblicata e quante persone l’hanno vista
3 – Getty si riserva il diritto di inserire della pubblicità
4 – vengono citati fonte e autore
5 – le dimensioni dell’immagine sono medio-piccole e non è possibile l’utilizzo per scopi commerciali
Cos’altro c’è sotto?
Non tutte le foto sono disponibili per l’embedding gratuito, ma “solo” 35 milioni. Ovviamente non quelle che trattano temi di attualità. Inoltre i fotografi che lavorano per Getty non potranno tirarsi indietro quando l’azienda inserirà le loro foto tra quelle embeddabili gratuitamente, viene quindi da chiedersi se il fotografo verrà retribuito in qualche altro modo (magari sulla stima del ritorno dato dai big data?). Probabilmente cominceremo a subire l’inserimento di banner pubblicitari anche all’interno di semplici immagini.
Quindi il succo del discorso è che le immagini non saranno davvero gratuite. Getty ha trovato un’alternativa e speriamo che non siano i fotografi a pagarne le spese. Nel frattempo impariamo ad usare questo nuovo strumento a nostra disposizione. E’ molto semplice, basta individuare il logo dell’embedding sotto alla foto, cliccare e copiare il codice. La foto qui sopra è embeddata dal sito di Getty Images e come potete vedere cita la fonte, l’autore e offre la possibilità di ripubblicarla. Ancora non mostra pubblicità, vediamo per quanto…
Non so se questa operazione sia un bene o un male per il mondo del digital, ma sono certa che possiamo aspettarci delle contromosse dai grandi competitor dell’agenzia. Vediamo cosa proporranno Magnum e Corbis!